Secche della Meloria, il Consorzio Nautico: "L'accesso deve rimanere gratuito"
L'intervento sulla situazione relativa alle autorizzazioni per l'area marina protetta al largo di Livorno: "La tassazione non ricada sugli utenti"
Se l'Ente Parco San Rossore-Migliarino-
Secche della Meloria, in sospeso le autorizzazioni 2023. L'ente Parco: "Aspettiamo una risposta del ministero per evitare il pagamento"
"Riteniamo quindi inaccettabile - proseguono dal Consorzio nautico - l'estenuante tentativo di rimpallo delle competenze e delle responsabilità tra Ente Parco e Ministero dell'Ambiente. Qualcuno dovrà a breve pronunciarsi sull'auspicata esenzione da quanto previsto dal disciplinare firmato a suo tempo dal governo (che tecnicamente imporrebbe il corrispettivo economico), visto che ormai la bella stagione bussa alle porte. Senza un'autorizzazione valida per l'anno in corso, i proprietari delle imbarcazioni si ritrovano loro malgrado soggetti a possibili multe: la situazione, con una decisione che auspichiamo segua la logica del buon senso, dev'essere sbloccata con urgenza. Il Consorzio ha ribadito, con cadenza costante negli anni, che l'accesso deve restare libero e gratuito (così come peraltro stabilito a suo tempo nella bozza preliminare del Decreto Ministeriale istitutivo dell'Area medesima per i residenti di Livorno, Pisa e Collesalvetti per attività nelle zone B1, B2 e B3). Ciò che più preme al ‘popolo delle barchette' è il fatto che la Meloria, considerata storicamente parte integrante della città, deve restare fruibile in maniera quanto più agevole possibile. Chiediamo l'eliminazione di un iter burocratico superfluo e farraginoso.
"La tassazione - concludono dal Consorzio nautico -, solo sulla carta giustificata da congiunturali costi d'istruttoria di un procedimento inutile e da evadere peraltro per termini di legge entro un massimo di 60 giorni dalla consegna (una parentesi che allunga ulteriormente l'attesa del diportista, praticamente arrivando sino all'inizio dell'estate, riducendo ulteriormente la finestra temporale di fruizione dell'AMP) non può e non deve ricadere a carico dell'utenza. Ribadiamo quindi la richiesta che il Comune di Livorno, la Regione Toscana e i vari soggetti locali interessati per competenza, si facciano promotori della richiesta di modifica del regolamento nell'ottica di una definitiva semplificazione".