Stagno, nelle case di via Aurelia tra muffa e degrado. E i nuovi appartamenti sono già stati vandalizzati. Foto e video
Continua la protesta delle famiglie che chiede di poter andare nelle abitazioni regolarmente comprate: "Guardate in che condizioni siamo costretti a vivere"
La sensazione che si ha entrando nel complesso di via Aurelia a Stagno è di un luogo che, con gli anni, è stato letteralmente abbandonato a se stesso. Ci sono famiglie che vivono in condizioni di grandissimo disagio in appartamenti dove la muffa la fa da padrona, con topi che scorrazzano liberamente nei cortili e rifiuti accatastati in ogni angolo. Chi ci ha aperto la porta della propria abitazione quasi si vergognava a mostrarci in che condizioni è costretto a stare: "Io ho due figlie piccole - il commento di una madre - che respirano la muffa tutto il giorno, ci siamo stancati. Abbiamo pagato degli appartamenti nei quali non possiamo andare a vivere, è assurdo".
Già perché 32 famiglie che risiedono in via Aurelia ai civici 1-3-5-7 hanno acquistato delle case in un nuovo complesso nei pressi di via Suese. A raccontare a LivornoToday la storia di quella compravendita non ancora andata a buon fine era stato Daniele, uni degli acquirenti: "Le nuove case fanno parte di un accordo che all'epoca venne fatto tra Eni e il Comune di Collesalvetti secondo il quale noi lasciavamo quelle in via Aurelia per trasferirci nel nuovo complesso che stava nascendo. Al posto delle attuali abitazioni, la multinazionale avrebbe dovuto espandere l'area della raffineria e l'amministrazione realizzare una rotatoria per migliorare la viabilità". Poi una serie di peripezie fra fallimenti di ditte e appalti andati a vuoto ed eccoci a oggi.
Le abitazioni sono rifinite in ogni dettaglio e potrebbero ospitare le famiglie che attualmente vivono nel degrado di via Aurelia ma non hanno superato le prove acustiche e di conseguenza non hanno l'abitabilità: "Un problema risolvibile solo con l'installazione di nuovi pannelli fonoassorbenti per i quali però sembra che spetti a noi mettere circa mille euro a famiglia. Non lo troviamo giusto visto che l'errore non è nostro ma di altri".
E intanto quelle abitazioni, ormai pronte ma vuote da tre anni, vengono prese di mira: "Nella mia - commenta una delle proprietarie - hanno provato a sfondare la porta d'ingresso senza riuscirci". Cosa che purtroppo è riuscita in un'altra casa dove un gruppo di giovani, dopo aver dopo aver organizzato un breve 'festino' e aver gettato i 'resti' nel water e nei lavandini, ha pensato bene di imbrattare con lo spray le pareti: "Non possiamo fare le ronde ogni sera, serve il pronto intervento dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine".
