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Cronaca Centro / Via Grande

Via Grande, i progetti finalisti a confronto: foto e video rendering

Ecco le cinque idee di restauro urbano dell'arteria che taglia Livorno da est a ovest: premiato vincitore il progetto del gruppo di lavoro di Ipostudio Firenze

Un fil rouge unico, dalla pavimentazione ai portici, con la palladiana in parte recuperata e  in parte nuova, l'illuminazione ripristinata per quanto possibile con le lanterne originali  e le piazzette completamente riqualificate e che potrebbero anche cambiare nome, omaggiando artisti, donne e gente del popolo di Livorno. Ecco come sarà la nuova via Grande nel progetto di Ipostudio Firenze, curato dall'architetto Giampiero Germino, eletto ieri vincitore del concorso indetto dal Comune per il restauro urbano della principale arteria stradale che collega la città da est a ovest.

Via Grande, c'è il progetto per la riqualificazione: ecco come cambieranno portici, palladiana e piazzette | Foto

Un progetto, valutato dalla commissione presieduta da Patrizia Di Monte e coordinata da Giorgio Giannelli, che ha superato altri quattro finalisti, ognuno con idee diverse: dalla pedonalizzazione, più o meno consistente, della via, ai diversi tipi di arredo urbano e pavimentazione, ecco quali erano le altre proposte in gara che possono essere osservate nei successivi video rendering, nelle relazioni tecniche e negli elaborati grafici qui sotto.

Primo classificato - Ipostudio di Firenze, architetto Giampiero Germino

L'idea progettuale di Ipostudio, come emerso nel giorno della proclamazione del progetto vincitore, è stata quella di partire dalla strada, uniformando tutto l'asse. Sono state analizzate le tipologie dei grandi palazzi e dell'architettura esistente contemporanea e storica. Sono stati individuati sei blocchi tipologici e si è proceduto a creare un file rouge che coinvolgesse la pavimentazione, la parte superiore dei controsoffitti, un nuovo rivestimento dei pilastri, un'illuminazione omogenea e un arredo urbano su misura. L'idea è quella di ricreare progressivamente una nuova palladiana in chiave contemporanea, formata da triangoli equilateri con lato 30, in travertino, distanziati e immersi in un cemento architettonico dal colore via via diversificato, dai colori della terra fino ai colori del mare, dai colori caldi a quelli freddi, mare e terra. I colori che insieme descrivono la terra labronica e che si ritrovano magnificamente dipinti nelle tele di Fattori. Gli attuali crocevia scambiatori di traffico, diventano nel progetto piazze ariose, con la pavimentazione delimitata da leggeri dossi. I percorsi pedonali a livello consentiranno attraversamenti accessibili a tutti, mettendo in continuità la quota dei portici con quella della strada. In questa maniera vengono a formarsi delle piazze tematiche e consecutive, che raccontano attraverso temi e personaggi la città, la sua cultura, il suo modo di vivere e di essere.

La relazione generale e gli elaborati grafici

Secondo classificato - Architetto Maura Caturano di Napoli

L'idea di progetto è quella di identificare le due piazze di limite, Piazza Colonnella e Largo del Cisternino come due accessi principali alla città storica. Due spazi pubblici come porte ideali del la città fortificata di un tempo che oggi rappresentano anche l'entrata nelle aree più attrattive del centro città e apertura alle dinamiche urbane di commercio e di convivialità. Piazza Colonnella segna il limite col porto mediceo e il mare, mentre Largo d el Cisternino quello con la città nuova. Due spazi urbani di cerniera che anticipano il percorso pedonale storico lungo la Via Grande, i cui portici rappresentano due fronti pedonali di un asse urbano dal forte valore identitario . Il concept prevede di trattare i portici come un asse di transizione tra i punti attrattivi di passaggio, Piazza Colonnella, Largo del Cisternino e Piazza Grande nella parte centrale. Via Grande si indentifica come una polarità urbana di tipo lineare che oltre alla sua funzione di asse di connessione diventa luogo di scambio sociale e commerciale grazie alla valorizzazione dei portici e degli spazi pedonali adiacenti. Il portico rappresenta il percorso nella città con le sue piccole aree di sosta pedonale che rendono la passeggiata più strutturata e funzionale alle esigenze dei cittadini.

La relazione generale e gli elaborati grafici

Terzo classificato - Studio Fabulism di Berlino

Il progetto di valorizzazione di Via Grande parte da una attenta analisi del contesto ed interpretazione dei codici costitutivi del paesaggio urbano del centro storico fatto di materiali, colori, contrasti e sequenze. L'obbiettivo è quello di valorizzare le diversità conferendo allo spazio dei portici un carattere continuo, attraverso una nuova struttura che possa connettere in maniera armonica le diverse parti dello spazio pubblico. Una narrazione dello spazio capace di riscrivere il testo rispettando la storia e i caratteri dei luoghi attraverso una visione unitaria nella molteplicità del paesaggio urbano. Il progetto trasforma Via Grande in un sistema ordinatore e di connessione tra le diverse piazze, i portici e gli spazi privati. Via Grande è riletta come una linea che unisce i diversi punti di aggregazione sociale e culturale: tutte le piazze diventano fulcri uniti attraverso la struttura materica delle superfici orizzontali. Da un lato, il restauro della pavimentazione sotto i portici reinterpreta l'uso della palladiana creando una trama vibrante che si intensifica all'avvicinarsi delle piazze, dall'altro la definizione di un sottile bordo continuo in pietra forte fiorentina diviene il bordo sottile di connessione da Piazza della Colonnella fino a Piazza del Cisternino.

La relazione generale e gli elaborati grafici

Quarto classificato - Architetto Antonio Pieralli di Firenze

Condividere per crescere, far tornare le città ad essere le polis di un tempo, luoghi identitari, comunitari e condivisi. La proposta concorre a riorganizzare Via Grande, Largo del Cisternino e Piazza Colonnella, oltre che alle inte rsezioni viarie a pettine, garantendo adeguati standard di sicurezza e accessibilità, in coerenza con lo spirito del design for all, incrementando il trasporto pubblico e la mobilità dolce così da ridurre le emissioni di co2 e l'inquinamento acustico. Il progetto si sviluppa in successivi step costruttivi, con la soluzione finale immaginata dai progettisti che in accordo con le linee guida del P.U.M.S. vuole rendere la precedenza allo spazio pedonale. I nuovi spazi pubblici mirano ad essere luoghi dove poter vivere la Via, con nuove sedute ed aree verdi, accrescendo le aree per lo sharing e dove poter aumentare l'offerta di servizi. Le nuove pavimentazioni esterne, in pietra extradura e marmo bianco di Carrara, mira ad unire i due lati dei portici in un disegno unitario, con dei ricorsi orizzontali che partendo dai pilastri del costruito legano la pavimentazione attuale con quella di progetto.

La relazione generale e gli elaborati grafici

Quinto classificato - Studio Ata di Torino

Il sistema dei fossi e dei canali livornesi, sviluppato nel corso dei secoli, prima come opera di difesa e di commercio, ora come ricovero di piccole imbarcazioni e sistema turistico, rappresenta senza alcun dubbio una cifra caratterizzante della città, motivo di orgoglio e tratto distintivo tra le città italiane ed europee. L'acqua scorre tre le "vene" della città creando scorci ed ambienti urbani sorprendenti e spettacolari: tra tutti spiccano il quartiere Venezia, l'affaccio al Porto mediceo e la piazza della Repubblica, gigantesco ponte di collegamento tra il centro cittadino e l'espansione ottocentesca. Abbiamo immaginato che la via Grande si inserisse in questo sistema fatto di terra e acqua come nuova centralità, proponendo un disegno per la pavimentazione che rimandasse all'idea di limite, di incontro tra terra ed acqua e di connessione tra questi elementi così potenti presenti nella città.

La relazione generale e gli elaborati grafici

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