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Derby Pielle-Libertas, Cardani: "Episodi decisivi". Andreazza: "Loro fortissimi, siamo felici. La Coppa? Chi non ci va rosica, lo sappiamo anche noi"

L'analisi dei due allenatori al termine del derby vinto dagli amaranto. Il coach biancoblù: "Il fallo su Lucarelli? Non giudico mai gli arbitri, peccato però che sia finita così". La gioia del tecnico di Montebelluno: "Soddisfatti della nostra crescita"

Quel sincero "pensavo peggio" dello scorso settembre, quando ebbe la faccia di ammettere che 22 punti di divario tra Pielle e Libertas ci stavano tutti e forse anche di più, gli si era ritorto contro dal momento che il popolo piellino ne aveva fatto un tormentone cantato per ironizzare sulle difficoltà di inizio stagione dei cugini rivali. Da allora, però, Marco Andreazza, tecnico di rara e riconosciuta onestà oltre che preparazione, ha saputo invertire la rotta della sua squadra, portandola al vertice del campionato di serie B con tanto di qualificazione alle finali di Coppa Italia. Un traguardo ottenuto proprio ieri sera, domenica 7 gennaio, al termine del girone di andata grazie al successo nel derby. Una vittoria che per il coach di Montebelluno non ha tuttavia il sapore della rivincita ma che dà la consapevolezza di poter lottare con le grandi. Dove anche la Pielle di coach Cardani, dipiaciuto per il finale di questo derby "deciso dagli episodi", ha dimostrato di poter stare con ampio merito. 

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Andreazza: "Felici della nostra crescita. 'Pensavo peggio?' Frase un po' strumentalizzata, ma quel derby..."

Coach Andreazza, soddisfazione doppia dopo il derby di Supercoppa?
"La mia soddisfazione è per il fatto che siamo cresciuti molto da settembre ad oggi. Anche se avessimo perso lottando come stasera, la delusione sarebbe stata più per i tifosi che per noi, perché avremmo chiuso il girone d'andata secondi dietro squadre fortissime come Pielle ed Herons. Quella famosa frase è stata un po' strumentalizzata, ma quel derby me lo sogno tutt'ora di notte perché arrivavano gragnole di bombe da tutte le parti, segnavano in continuazione e ho avuto gli incubi per un po'. Abbiamo vinto e siamo contenti, soprattutto perché lo abbiamo fatto contro una squadra fortissima".

Ha mai avuto paura di perderla?
"Quella ce l'ho sempre, ma stasera non c'era tempo di pensarci. Quando giochi queste partite, è forse più duro l'avvicinamento alla partita che il giocarla, anche perché ci sono scelte da prendere sul momento e non hai tempo di pensare troppo. Questo vale sia per gli allenatori che per i giocatori. Forse non mi sono reso neanche conto sulla sirena che avevamo vinto perché c'è stato un andirivieni di ribaltamenti e di sensazioni emotive che spesso decidono queste partite. Potevamo anche perderla, ma non sarebbe cambiato niente se non a livello di umore e di due punti in classifica: avremmo perso contro una squadra fortissima e in un contesto incredibile. Da sportivo, devo dire che quello che stanno mettendo in piedi Libertas e Pielle con le loro tifoserie, con gli staff tecnici e con i giocatori è un qualcosa di meritevole di ben altre categorie"

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In quale momento ha vinto la Libertas questa partita e che peso specifico ha per il futuro?
"L'abbiamo vinta quando la Pielle ci ha ripreso ed è andata avanti. A differenza di Montecatini, non ci siamo disuniti ma siamo riusciti con due prodezze individuali di Bargnesi a riportare l'inerzia dalla nostra parte. Questa è una vittoria che conta perché farlo con squadre forti fa sempre bene e perché ci togliamo la soddisfazione di andare a giocare le finali di Coppa Italia: lo sappiamo anche noi con la Supercoppa, chi non ci va rosica. Per questo ho fatto i complimenti alla Pielle, per aver creato un modello vincente. Ma da parte nostra siamo contenti perché abbiamo dato risposte importanti a noi stessi e al campionato che non erano scontate per come si erano messe le cose a inizio stagione. Ora testa a Cassino, perché dopo grandi vittorie ci sono grandi insidie".

Gara decisa con il reparto lunghi?
"Questo non lo so, ma sono certo che siamo stati bravi a non andarci a schiantare sulla loro difesa lasciando campo ai contropiedi e alle zingarate di Chiarini. Siamo stati poi bravissimi in difesa perché abbiamo concesso veramente pochi tiri facili, tolte 2-3 bombe con i piedi per terra di Lo Biondo. Quando giochi queste partite, è impossibile finire senza errori".

Una vittoria di squadra, difficile individuare un MVP.
"Abbiamo giocato da squadra di sistema che non ha un uomo che risolve da solo le partite. Abbiamo cavalcato prima Fantoni, poi Tozzi e quindi Bargnesi: siamo stati bravi ad andare dal giocatore giusto nel momento giusto. Una bella partita tra due squadre forti, finita punto a punto e decisa anche dagli episodi".

Episodi appunto: Pielle molto fallosa ai liberi con i suoi uomini migliori, Libertas impeccabile nel finale con 4/4 di Fantoni che uno specialista non è e quel 3/3 di Lucarelli.
"Sono rimasti freddi, ma va chiesto a loro come hanno fatto. Questa volta negli episodi siamo stati premiati noi".

Cardani: "Il fallo su Lucarelli? Non giudico mai gli arbitri, è stato un episodio. E in questi loro sono stati più bravi di noi"

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Umore ben diverso per coach Marco Cardani, che pur nella sconfitta vede comunque dei segnali positivi per la sua Pielle, come il recupero di Loschi. Lucida l'analisi del 34enne allenatore di Busto Arsizio al termine della sconfitta.

Coach Cardani, quale è stata la chiave di questo derby?
"Una gara in cui entrambe le squadre hanno gestito parziali importanti. Il momento decisivo è stato quando noi eravamo avanti di 6 e loro hanno messo due canestri di talento con Bargnesi. Quando perdi di un possesso, sono gli episodi a fare la differenza e guardando le statistiche vedo che ci sono 3 rimbalzi di differenza in loro favore ma soprattutto ne hanno presi 5 di più in attacco. L'altro dato sono i nostri 8 liberi sbagliati con buoni tiratori, troppi per vincere".

Cosa ha pensato sul fischio su Lucarelli?
"Non giudico mai le decisioni arbitrali e non ho avuto ancora modo di rivederlo, ma è un peccato che la partita si sia risolta con un fischio a 8 decimi dalla fine. Resta un episodio come gli altri, Lucarelli a differenza nostra è stato molto freddo e non avevo più timeout per disegnare qualcosa sull'ultimo pallone".

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Il vostro penultimo possesso è stato gestito come lo avevate pensato?
"Sì, con i giocatori più di talento che abbiamo e che avevano fatto bene per tutta la partita. C'era la possibilità di giocare con Lo Biondo spalle a canestro o attaccare con Chiarini e subire fallo: Andrea aveva segnato tutti gli ultimi tiri che si era preso, non lo metto certo tra gli episodi che hanno deciso la partita".

Come ha visto Loschi?
"È abituato a certi palcoscenici, si sta allenando da settimane con la squadra e abbiamo deciso di accelerare i tempi del rientro: penso che sia stato bravo a fare quello che può fare oggi dopo 8 mesi di assenza. Ha dato un contributo anche in chiave difensiva, siamo contenti del suo rientro e spero che torni in fretta il giocatore che conosciamo".

Stasera Rubbini ha avuto meno spazio rispetto al solito.
"Oggi Laganà ha giocato meglio e abbiamo insistito con lui, così come è andato bene Chiarini. Abbiamo tanti esterni su cui puntare, non è certo una bocciatura per Rubbini, elemento importante nel nostro roster".

Male la gestione dei falli di Pagani.
"I nostri due lunghi, che sono determinanti nel nostro gioco, sono stati limitati dai fatti, condizionando la lotta sotto canestro. Fantoni, Fratto e Tozzi sono stati più bravi sia a rimbalzo che nelle situazioni di uno contro uno in cui ci hanno gravato di falli".

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