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Pavoletti, il bomber livornese che ha trovato la sua casa calcistica a Cagliari e il paragone di Ranieri...

La doppietta nei minuti di recupero dell'attaccante labronico completa una rimonta storica del Casteddu

Sono state soltanto sette nella storia le occasioni nelle quali, in Serie A, una squadra sotto 0 a 3 nel punteggio è riuscita a rimontare e vincere, l'ultima di queste è capitata nel turno delle 12.30 di domenica scorsa 29 ottobre, in uno scontro tra neopromosse che attraversano momenti opposti come se ne vedono tanti ogni anno. Il Frosinone di Di Francesco era andato sopra di tre reti all'inizio della ripresa ma il Cagliari a cavallo della mezz'ora del secondo tempo era riuscito ad accorciare fino a 2 a 3 e mentre l'arbitro indicava i minuti di recupero, i rossoblù si stavano lanciando nell'offensiva finale alla disperata.

Nel secondo minuto aggiuntivo la svolta: palla scodellata in mezzo e incornata perfetta del giocatore con la maglia numero 30. Quella di Leonardo Pavoletti, ovviamente, 34 enne livornese doc (fra un mese, il 26 novembre, compirà 35 anni), che a Cagliari ha trovato la sua seconda casa. Un maestro del colpo di testa, tanto che nel 2018/19 11 dei suoi 16 gol furono messi a segno proprio di testa, il secondo miglior risultato del decennio scorso su base stagionale nei maggiori campionati europei dietro al solo Cristiano Ronaldo che ne segnò 12 nel 2014/15. L'ultima perla, quella del pareggio con il Frosinone, seguita da un'esultanza sfrenata, epilogo già romatico più che romantico per una partita che sembrava favvero finita. Ma al 96' succede l'impensabile: cross in area e una palla sporca carambola sui piedi del ragazzone cresciuto con la maglia del Picchi, in posizione regolare per una questione di centimetri e Scuffet battuto di nuovo, mentre il Sant'Elia sembra crollare dalla gioia scatenata dalla zampata di esperienza del bomber labronico. 

Incredibilmente il Cagliari sfiora anche il 5 a 3 in contropiede all'ultimo respiro sprecando un tre contro zero ma non fa niente, è arrivata la prima vittoria del Cagliari nella stagione 2023/24, in extremis così come la promozione in Serie A, raggiunta all'ultimo respiro in finale contro il Bari, grazie alla tenacia di un grande giocatore associata alla esperienza titanica di un certo Claudio Ranieri che siede sulla panchina del Cagliari.

Pavoletti nel post partita è visibilmente emozionato e non lascia spazio a dubbi: "Cagliari è la mia casa", mentre il tecnico Ranieri  fa un paragone importante che dà l'idea del valore che ha il giocatore livornese per il tecnico: "Lo utilizzo un po' alla Altafini ai tempi della Juventus". José Altafini, italo-brasiliano classe 1938, occupa il quarto posto nella classifica di tutti i tempi dei migliori marcatori della Serie A, a pari merito con Giuseppe Meazza. Un paragone gigantesco, ovviamente esagerato, ma dal significato profondo. Che Pavoloso merita eccome, provate a chiederlo ai tantissimi cuori rossoblù al di là del Tirreno.

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