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Livorno, in quattro per la rinascita: oggi l'ultimo incontro, poi la decisione sul nome da presentare alla Figc

Questa mattina si riunisce la commissione voluta dal sindaco per valutare l'ultimo soggetto interessato al titolo sportivo: in lizza per la nuova società ci sono Felleca, Toccafondi, il broker inglese Joel Esciua e la cordata di imprenditori livornesi

L'ultimo incontro questa mattina, giovedì 12 agosto, quando una cordata di imprenditori livornesi, guidata da Roberto Piccini, varcherà la soglia di Palazzo civico per presentare al sindaco e alla commissione voluta dallo stesso Luca Salvetti un progetto per la rinascita del Livorno calcio. Poi, fatte le necessarie valutazioni, sarà trasmesso al presidente della Figc, Gabriele Gravina, il nome più idoneo a risollevare le sorti del glorioso club amaranto. Sempre ammesso che, ma sarebbe clamoroso il contrario, la Federazione revochi il titolo sportivo all'As Livorno, che nel frattempo ha fatto domanda di iscrizione al campionato di Promozione, e lo consegni all'amministrazione comunale, per poi affidarlo a una nuova società in grado di garantire un futuro al club in continuità con 106 anni di storia calpestati da chi, al momento, non è stato neppure in grado di iscrivere una squadra in serie D.

Livorno, dopo Felleca e Toccafondi arriva Joel Esciua: chi è il broker interessato al club 

Quattro i pretendenti, tutti con le proprie credenziali, con un nome che, dopo la giornata di ieri, mercoledì 11 agosto, ha nuovamente sparigliato le carte in una corsa che sembrava ormai ridotta a due nomi. Sì, perché dopo la risposta alla 'call' dell'ex presidente di Como e Foggia, Roberto Felleca, e quella dell'ex patron del Prato, Paolo Toccafondi, davanti al sindaco, al commercialista Claudio Puccetti e alle ex bandiere amaranto Roberto Tancredi e Osvaldo Jaconi, si è presentato il 57enne broker brasiliano Joel Esciua, da una vita residente e con affari a Londra, innamorato del calcio, della Toscana e di Livorno. Un personaggio economicamente solido come pochi, magari meno strutturato di chi già naviga nel calcio, ma con una serie di carte da giocarsi in una partita non affatto chiusa.

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Recentemente accostato alla Lucchese e già in passato interessato al Livorno (ha trattato direttamente con Roberto Spinelli l'acquisto del Livorno in serie C), Esciua avrebbe fatto un'ottima impressione alla commissione. Il punto di forza, indubbiamente, le garanzie economiche offerte e la passione per il calcio; quello più debole, probabilmente, le scarse conoscenze del panorama calcistico italiano e le probabili difficoltà ad organizzare, in pochissimo tempo, una società e una squadra competitiva per un possibile campionato di Eccellenza, dal quale presumibilmente ripartirebbe il nuovo Livorno.

Toccafondi, Felleca e i livornesi vicini a Mian: le carte sul tavolo della commissione

Quelle che, invece, non avrebbero né Paolo Toccafondi, figlio dello storico presidente del Prato e arrivato martedì 10 agosto in Comune con un progetto completo, con tanto di allenatore, direttore sportivo e giocatori dai quali ripartire, o Roberto Felleca, già in rampa di lancio con un piano quadriennale per la risalita in serie B. Entrambi avrebbero suscitato l'interesse della commissione, ma l'entrata in gioco di Esciua avrebbe appunto rimescolato le carte tanto da pensare a un progetto ponte che coinvolga, se non da subito magari più avanti, il broker anglo brasiliano. Ancora da capire, invece, le ambizioni e le possibilità della cordata di imprenditori livornesi guidata da Roberto Piccini e consigliata dall'ex presidente del Pisa Maurizio Mian, nome poco gradito alla piazza ma innamorato di Livorno e pronto a dare una mano qualora si venissero a creare i presupposti.

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Un enigma che il sindaco e la commissione dovranno comunque risolvere in meno di 24 ore, per consegnare al presidente della Figc, Gabriele Gravina, un nome valido al quale affidare le sorti del nuovo - o meglio vecchio - Livorno. Sarà infatti la Federazione, in ultima istanza, a decidere se il soggetto presentato dall'amministrazione sia in grado di offrire i requisiti necessari a gestire una società cui affiliare il titolo sportivo, ad oggi non ancora revocato all'As Livorno. Ancora poche ore, dunque, e finalmente sarà fatta chiarezza sul futuro del Livorno calcio.

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