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Cronaca

Arrestato ai Caraibi il latitante Leonardo 'Kojak' Ferro: nel 2017 spedì a Livorno 200 chili di cocaina

Appartenente alla cosca dei Gallace, è accusato di narcotraffico: avrebbe organizzato la spedizione del grosso quantitativo di droga che finì spiaggiato alla Terrazza nel maggio 2017

Era ricercato da tre procure (Reggio Calabria, Firenze e Catanzaro) che, a vario titolo, gli contestavano il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale.di stupefacenti. E a distanza di cinque anni dalla prima ordinanza di misura cautelare in carcere - poi mai concretizzata - è stato finalmente arrestato ai Caraibi il latitante Leonardo Ferro detto 'Kojak', ritenuto un esponente della cosca Gallace, ovvero la stessa ndrina coinvolta in Toscana nelle indagini per lo smaltimento keu e che utilizzava, tra gli altri, il porto di Livorno per i propri traffici di droga. Scovato grazie a una meticoloso lavoro dell'Interpol su segnalazione (red notice) partita dai carabinieri di Bologna, Ferro è stato catturato lo scorso 17 gennaio a Santiago de Caballeros (Repubblica Domenicana), dove si era trasferito con la famiglia, e si trova adesso in stato di fermo in carcere in attesa di estradizione. Secondo gli inquirenti, il 39enne originario di Raggio Calabria sarebbe implicato in un grosso traffico internazionale di stupefacenti (450 chili) messo in atto dalla cosca Gallace di Guardavalle e finito al centro dell'inchiesta "Molo 13", dove Ferro risulta essere l'intermediario tra i venditori colombiani e gli acquirenti italiani. Tra questi ultimi anche il super latitante Mario Palamara, considerato il broker che per la 'Ndrangheta gestiva il traffico di cocaina nel porto di Livorno, arrestato in Spagna s Fuengirola (Malaga) nell'ottobre 2022.

Mario Palamara, il video dell'arresto del super latitante che nel porto di Livorno gestiva il traffico di cocaina

La spedizione a di Livorno 200 chili di cocaina che finirono spiaggiati

Proprio da Livorno partono le ricerche di Ferro. Come racconta lacnews24.it, sarebbe infatti lui l'organizzatore della spedizione di 200 chili di cocaina, ordinati da Palamara, che a maggio 2017 sarebbero dovuti arrivare nel porto di Livorno. Secondo la Dda di Catanzaro, Kojak sarebbe precedentemente andato a Medellin (Colombia) per "perfezionare gli accordi per la spedizione", stabilendo poi di abbandonare la cocaina nelle acque antistanti il porto per un successivo recupero poi non andato a buon fine. Nascosta in appositi borsoni dotati di boe e radiotrasmittenti, la droga finì infatti spiaggiata tra gli scogli della Terrazza, trascinata dalla corrente, e ritrovata da finanzieri e carabinieri livornesi dopo la segnalazione di alcuni cittadini. Alle operazione di rilascio del carico di coaina, stando alle accuse degli inquirenti, Ferro avrebbe partecipato direttamente in concorso con  Francesco Riitano, 43 anni, di Guardavalle, lo scorso luglio condannato dal gup del tribunale di Catanzaro a oltre 21 anni di reclusione.

Le intercettazioni e l'arresto a Santiago de los Caballeros

Accusato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, Ferro era stato precedentemente cercato in Colombia, Brasile, Panama, Venezuela, fino a quando gli agenti della Polizia dominicana e dell'Ufficio centrale nazionale Interpol di Santo Domingo l'hanno rintracciato a Santiago de los Caballeros. Un blitz, come si legge su ReggioToday, organizzato in seguito alle intercettazioni delle conversazioni sul telefono cellulare della moglie - già individuata nel corso delle indagini - dalle quali si è appreso che il 39enne avrebbe accompagnato la figlia primogenita alla scuola dell'infanzia Peldaños. È così che, infine, è stato predisposto un appostamento che ha permesso di individuare il latitante e procedere al suo arresto. 

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