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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Istituti comprensivi, si allarga la protesta delle scuole: "Rivoluzione inappropriata". Camici: "Nessuno perderà il posto"

La manifestazione di ieri è stata sostenuta da tutte le sigle sindacali. Lunedì l'incontro in Comune tra una rappresentanza del personale scolastico e l'amministrazione comunale

Il coordinamento contro la nascita degli istituti comprensivi è sceso in piazza per ribadire il proprio 'no' al progetto portato avanti dall'amministrazione comunale che coinvolge 12 scuole (6 direzioni didattiche e 6 scuole secondarie di primo grado) le quali saranno accorpate in 9 istituti, ognuno con infanzia, primaria e primo grado. Una posizione, quella del coordinamento, che nella giornata dello sciopero nazionale della scuola, andato in scena ieri venerdì 10 dicembre, è stata sostenuta in maniera unanime da tutte le sigle sindacali (Flc Cgil - Cisl Fsur – Uil scuola Rua - Snals Confsal - Cobas Scuola - Unicobas – Usb). Insegnanti, personale Ata, genitori ed anche alcuni alunni delle scuole Borsi, Micali e Mazzini hanno dato vita a due presidi in piazza Guerrazzi e in piazza del Municipio, davanti al Comune, dove, ribadendo la loro contrarietà al progetto, hanno chiesto e ottenuto un incontro con l'amministrazione comunale fissato per lunedì 13 dicembre.

Scuola, il coordinamento 'Stop Comprensivi' alla Regione: "Il progetto va fermato" 

"Siamo ancora in piazza per ribadire la nostra contrarietà al progetto che l'amministrazione comunale vorrebbe attuare da settembre 2022 - ha spiegato Alessandro Doranti, docente delle scuole Mazzini -, siamo convinti che non ci siano i tempi per attuare una rivoluzione delle scuole a Livorno e soprattutto non ci sono state le modalità giuste. Non c'è stato il coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola per dare le giuste garanzie a questo percorso. Ribadiremo al sindaco e alla vicesindaco le criticità del progetto: si vuole accorpare le scuole, ma gli istituti rimarranno separati, ci sarà la perdita di posti di lavoro e la città non se lo può permettere". 

Per i coordinamento di fatto "non c'è chiarezza su come saranno organizzati i nuovi istituti e non ci sono stati investimenti per accompagnare un cambiamento così radicale. È importante sottolineare inoltre che si andranno a perdere posti di lavoro tra Dirigenti Scolastici, DSGA e collaboratori scolastici, aumenterà il lavoro delle segreterie ed emergeranno evidenti difficoltà nella gestione ordinaria delle scuole. E ciò accadrà in piena emergenza sanitaria. Nessun piano dei trasporti è stato rivisto per andare incontro alle esigenze delle famiglie, che dovranno spostarsi in istituti distanti dal proprio quartiere. 

Istituti comprensivi, la protesta di insegnanti e personale Ata: "Non è il modo né il momento per istituirli"

"A livello pedagogico gli effetti sulla continuità saranno nulli - hanno infine detto dal coordinamento -, se non peggiorativi della situazione attuale. Gli istituti resteranno separati e tanti progetti verranno fermati in quanto, a rigor di logica, la continuità si farà solo all'interno dei nuovi comprensivi e non in maniera più diffusa come succede attualmente. Non esistono al momento spazi sufficienti per poter riunire i nuovi collegi docenti, in quanto nessuna scuola ha spazi così ampi da contenere riunioni  che accoglieranno docenti dei tre gradi di scuole.

La vicesindaco Camici: "Il tavolo è aperto da un anno, ma continueremo a confrontarci"

Di diverso avviso la vicesindaco con delega all'Istruzione, Libera Camici: "Abbiamo già fatto un primo tavolo di monitoraggio per quanto riguarda la questione - ha spiegato -. È da ottobre 2020 che abbiamo avviato un tavolo di confronto per comprendere ogni esigenza e capire come poter risolvere eventuali problematiche, un tavolo che tutt'ora è aperto. Abbiamo ribadito più volte che nessuno perderà il posto di lavoro e nell'incontro che si è svolto alcune settimane fa con Ernesto Pellecchia, direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Toscana, anche da parte del direttore c'è stata questa rassicurazione. Abbiamo fissato per lunedì 13 dicembre un incontro con il coordinamento e ci confronteremo nuovamente con loro" 

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