Comune Livorno, votata all'unanimità la cittadinanza onoraria a Liliana Segre
Lungo applauso da parte di tutto il consiglio comunale: "Le sue lotte all'odio razziale devono essere un esempio"
Il consiglio comunale di Livorno, con voto unanime, ha approvato, nel pomeriggio del 12 dicembre, il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Una decisione alla quale è seguito un sentito applauso da parte dell'intera aula che, per una volta, ha provato a mettere da parte le ideologie politiche in favore della senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz. "Le sue lotte contro l'odio razziale devono essere un esempio per le future generazioni" è stato il commento che ha accompagnato la votazione.
La Segre scrive al sindaco di Cecina: "Grazie per la cittadinanza"
Liliana Segre cittadina onoraria di Livorno: "Sempre in prima linea contro la discriminazione"
La mozione era stata presentata lo scorso 14 novembre e, per l'occasione, è stata letta dalla consigliera Cristina Lucetti (Pd): "Livorno è da sempre un modello di convivenza e integrazione e la comunità ebraica in città conta circa 600 elementi. La Segre è una delle figure nobili della nazione e deve essere un modello per le future generazioni. La nostra proposta è per onorare la sua memoria e le sue lotte contro ogni tipo di discriminazione razziale. Nessuno deve restare indifferente di fronte all'odio".
Il centrodestra: "Non bisogna strumentalizzare la cittadinanza alla Segre per attaccarci"
Per quanto difficile, il consiglio comunale, almeno su questa deliberazione, ha provato a restare unito vista la particolarità del tema trattato anche se, come sempre, non sono mancate le accuse dell'opposizione alla maggioranza. "Il centrodestra a Livorno è l'unica forza politica che ha candidato un sindaco ebreo (Guido Guastalla nel 2004, ndr) - le parole di Andrea Romiti (FdI). Questo dimostra come siamo sempre stati vicini a questo popolo. La cittadinanza alla Segre la votiamo, ma non deve essere usata come strumento con il quale sottolineare come i partiti di Sinistra siano bravi e quelli di destra no perché tutti rappresentano i valori della Costituzione".
Parole che hanno trovato la dura replica di Aurora Trotta (Potere al Popolo): "L'antifascismo è un simbolo di civilità assoluta e tentare di profanare la Costituzione credo sia di una bassezza in credibile perché, nonostante i limiti del tempo che ha avuto, è nata dalla Resistenza. La discussione di oggi non si basava assolutamente su questo punto".
"La Segre - commenta Costanza Vaccaro (Lega) - va ammirata per quanto fatto negli anni. Le sue lotte all'intolleranza e all'odio contro gli ebrei sono da tramandare. Tuttavia non trovo giusto che la mozione sia stata presentata aprendo una critica nei confronti di Matteo Salvini. Questo dimostra come la Sinistra sia sprovvista di veri ideali e usi come collante unico l'antifascismo della domenica".
