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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Nuovo Centro - Levante / Via del Crocino

No Cubone, il comitato all'attacco: "Cinquanta villette a schiera vicino all'ex Labrogarden, è intollerabile"

I cittadini che protestano contro la realizzazione dell'impianto polivalente alla Scopaia chiamano in causa un annuncio dove si vedrebbero decine di case da realizzare in via del Crocino

Un annuncio immobiliare dove viene proposta una villetta a schiera di prossima realizzazione in zona via del Crocino balza all'occhio del comitato No Cubone, che da tempo manifesta il proprio dissenso rispetto alla costruzione dell'impianto polivalente alla Scopaia proponendo come alternativa i terreni ex Labrogarden. Da qui il ritorno all'attacco, come già è avvenuto nelle scorse settimane, sulla scelta di costruire la struttura in via San Marino. Manifestazioni, tensioni, anche scontri. In questi mesi il braccio di ferro con sindaco e amministrazione è stato concreto. Ma il comitato No Cubone non sembra arretrare di un passo. 

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"La notizia - spiegano in un comunicato - ventilava da tempo ma il 2 luglio abbiamo visto l'annuncio di una agenzia immobiliare per la vendita di villette a schiera in via del Crocino. Contando dalla mappa, sono ben 50 in un terreno privato adiacente alla ex-Labrogarden, la zona da riqualificare dove, a gran voce, da mesi, chiediamo che venga costruito il cubone. Una villetta classificata come 'immobile signorile' con 5 vani, idromassaggio, cancello elettrico, fibra ottica, porta blindata, infissi esterni in triplo vetro e giardino privato ha un costo iniziale di 365mila euro. Facendo il conto della serva - aggiungono - 365mila x 50 arriviamo a 18 milioni e 200mila euro di fatturato".

Il comitato No Cubone: "Crediamo che questi fatti dimostrano interessi privati sul terreno ex-Labrogarden"

I cittadini del Comitato spiegano inoltre che "la proprietà del terreno dove saranno costruite le villette è della società Le Ninfee srl e la stessa società ha cominciato a pulire il terreno ex-Labrogarden e la stessa società ha ceduto il terreno ex-Labrogarden al comune dopo averlo acquistato dalla famiglia Melani. Crediamo - sottolineano - che questi fatti dimostrano interessi privati sul terreno ex-Labrogarden. Un terreno comunale che invece dovrebbe essere destinato a servizi per tutti i cittadini e che paghiamo con le nostre tasse".

L'interrogativo che si pongono è lo stesso: "Ci siamo sempre domandati: perché riportare a verde un'area già cementificata e cementificare un'area verde? Chi usufruirà di 37.000mq di parco lontano dalle case, inserito tra la ferrovia e la variante aurelia? Non certo i cittadini della Scopaia! E ora abbiamo capito che diventerà il parco delle 50 villette. Il parco dei cittadini di serie A che hanno acquistato l'immobile di classe signorile. Ai cittadini di serie B di via San Marino e zone limitrofe, invece, si può togliere altro verde, si può impermeabilizzare una fetta di suolo mai edificata e per questo 'filtrante'. Questo terreno e le case limitrofe - concludono -, vicine al rio Felciaio, sono a rischio alluvione, l'hanno già subita nel 2017 e presentano, a tutt'oggi, gravi problemi appena arrivano 10 minuti di pioggia. Questi sono fatti gravi e intollerabili in una città dove l'amministrazione dovrebbe perseguire gli ideali di uguaglianza e di democrazia e di tutela della salute dei cittadini".

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