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Cronaca

Scuola, stop alla protesta. Gli studenti: "Torniamo in classe, ora tocca alle istituzioni"

Dopo la manifestazione di venerdì mattina si chiudono le autogestioni. "Arricchiti da un'esperienza bellissima, è il momento di ottenere risultati concreti"

"Noi studenti abbiamo dimostrato che ci siamo, e che siamo tutt'altro che passivi e disinteressati: adesso tocca alle istituzioni". Così, in una nota trasmessa ieri, sabato 19 febbraio, gli studenti di Livorno mettono (per ora) la parola fine ad una settimana di autogestione e protesta. Un periodo culminato con la manifestazione di venerdì mattina, per le vie della città, che ha avuto il suo epilogo con il sit-in di fronte al palazzo comunale e le parole prima degli studenti, poi dei professori, e infine del sindaco Luca Salvetti.

"Venerdì - hanno scritto i rappresentanti - noi studenti delle scuole livornesi siamo scesi in piazza per la manifestazione conclusiva della fase della protesta studentesca iniziata lunedì scorso. Da domani, dopo due settimane di autogestioni e manifestazioni, torneremo tutti alla normalità didattica: dopo un incontro con il ministero dell'istruzione a inizio settimana abbiamo infatti ottenuto dei tavoli di lavoro studenti-ministero sui temi alla base della nostra protesta (riforma del PCTO, finanziamenti per l'edilizia scolastica, riforma dell'Educazione Civica, finanziamento adeguato del supporto psicologico e riforma dell'esame di stato) e possiamo ritenere raggiunto l'obiettivo di questa prima fase di protesta".

Scuola, gli studenti dal sindaco: "Positiva apertura al dialogo, comprese e supportate le nostre istanze"

"Non torniamo in classe a mani vuote, ora è il momento di ottenere risultati concreti"

Nella nota i ragazzi fanno sapere che dunque "non torneranno in classe a mani vuote". "Torniamo in classe - hanno aggiunto - sapendo che nonostante l'iniziale sordità delle istituzioni a cui ci rivolgevamo siamo riusciti a farci ascoltare, torniamo in classe sapendo che le nostre proposte saranno davvero discusse, torniamo in classe arricchiti da un'esperienza bellissima che ci ha fatto riscoprire un luogo che è davvero nostro, la scuola. L'apertura di un serio dialogo tra le nostre rappresentanze e le istituzioni deputate all'attuazione delle riforme scolastiche è l'inizio di un lungo percorso: inizia adesso infatti la fase più importante, quella dell'ottenimento di risultati concreti e dell'attuazione delle riforme che chiediamo".

"Per questo - hanno proseguito - i nostri rappresentanti saranno attivi nell'elaborazione e nella discussione delle nostre proposte e noi studenti saremo attenti allo svolgimento dei tavoli: le autogestioni sono state l'inizio di una protesta che non si fermerà finché non avremo ottenuto una scuola all'altezza del suo ruolo, una scuola dei molti e non dei pochi, una scuola che sia davvero la base di una società migliore. Noi studenti - hanno quindi concluso - abbiamo dimostrato che ci siamo e che siamo tutt'altro che passivi e disinteressati: adesso tocca alle Istituzioni".

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