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Cronaca Portoferraio

Servizio veterinario h24 all'Elba, via alla reperibilità notturna con 'telemedicina'

La decisione dopo il vertice in prefettura alla presenza di alcuni medici dell'isola. D'Attilio: "Appena il numero verde sarà attivo il progetto partirà"

L'Elba è tuttora priva di un servizio di assistenza veterinario h24. La recente morte del cane Oscar ha riportato alla luce questo problema e da allora sono state lanciate alcune proposte, raccolte dal prefetto Paollo D'attilio, per cercare di evitare che quanto successo si possa ripetere. Quella che dovrebbe partire a breve, come stabilito nell'incontro andato in scena la mattina del 9 giugno in prefettura con i veterinari elbani, riguarda un servizio di 'telemedicina' con, nel caso, reperibilità di un veterinario sull'isola. Tuttavia questa soluzione sarebbe fattibile non tutti i giorni della settimana visto che a dare l'ok alla reperibilità notturna sono stati solo tre medici: Michele Barsotti, Marco Mugnai e Andrea Osano. Al vertice in prefettura, oltre ai citati veterinari, erano presenti anche Paolo Scalabrini ed Elisabetta Maestrini i quali, tuttavia, non avrebbero dato il loro consenso alla reperibilità.

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"Quello che abbiamo raggiunto - commenta il prefetto Paolo D'Attilio - è un primo passo in avanti. Ora non resta che attivare il numero verde tramite l'ordine dei veterinari di Livorno e poi il progetto potrà partire". Ma come funzionerà questa 'telemedicina'? L'idea prevede la possibilità di contattare telefonicamente un veterinario di una clinica aperta di notte sulla terraferma il quale, sulla base di quanto viene riferito, valuta ed esprime un primo parere ed, eventualmente, consigli su come curare il proprio animale. Se la situazione fosse grave e richiedesse un intervento o un esame più approfondito, allora si prenderà contatto con un dottore dell'Elba, che dovrà essere reperibile in base a una convenzione stipulata, al quale si potrà portare il proprio cane o gatto. 

"Un primo passo in avanti, ma la strada è ancora lunga"

Tra chi ha già dato la propria disponibilità, il dottor Barsotti spiega il suo punto di vista: "Quello che mi lascia un po' perplesso è che all'incontro in prefettura di veterinari ce ne erano solo 5 di cui due non hanno dato l'ok. Gli altri o erano presi da altri impegni oppure non sono interessati alla questione. Ora occorre capire bene come sarà strutturata la disponibilità e in che giorni perché essendo solo in tre non potremo coprire tutta la settimana. Servirà anche un nuovo incontro per capire come ci dovremo organizzare e quale saranno le cliniche a cui fare riferimento. Prima di tutto però occorre attivare il numero verde". 

Questa soluzione non rappresenta la soluzione del problema, ma è un piccolo passo in avanti: "Abbiamo messo il primo mattone - conclude Barsotti -, ma il processo è ancora lungo se si pensa che il canile, che di recente ha avuto l'ok anche dalla Regione, non vedrà la luce prima dell'anno prossimo se tutto va bene". 

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