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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Bilancio di fine mandato, Ghiozzi (Lega): "Salvetti ha pensato solo alla sua immagine: tanti nastri tagliati per inaugurare il nulla"

Le reazioni alla conferenza di fine anno della giunta comunale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

L'amministrazione virtuale dei rendering sta finalmente e fortunatamente per volgere al proprio termine di mandato. Con l'approvazione dell'ultimo bilancio di previsione, in una maratona consiliare che ci ha visto in aula consiliare per 25 ore no stop, possiamo finalmente chiudere questo capitolo di un centro-sinistra che aveva promesso di riscattare la città, ma che in concreto non ha concluso niente di significativo per Livorno. Il Sindaco Salvetti ha infatti impostato il suo mandato solo ed esclusivamente sulla propria immagine cercando in tutti i modi di dipingersi come il "sindaco del fare", andando così di rincorsa a tagliare i nastri tricolore da una parte all'altra della città per inaugurare di fatto il nulla cosmico: emblematico è stato il taglio di nastro del niente nel piazzale lungo il Viale Italia dopo che era stata rimossa una baracchina crollata per la totale incuria di chi ci amministra. In questi 5 anni, di fatto, abbiamo avuto un'amministrazione che ha preferito lavorare sul futile piuttosto che mettere le mani su tutto ciò che non andava in città. Niente è stato fatto per incrementare il lavoro, nulla per attrarre industrie ed aziende se non delineare una piccola area nel Piano Strutturale a Vallin del Buio e sperare che soggetti terzi potessero investire su aree degradate come quella della exTRW. Nulla è stato fatto per la sicurezza, con la negazione  totale fino all'ultimo di quanto invece accadeva per le strade di Livorno tanto che alla fine ci ha dovuto mettere una pezza il governo con il Sottosegretario della Lega Molteni che ha inviato militari per il progetto "strade sicure". Un'amministrazione caratterizzata dal degrado (si aprono gli "hangar creativi" in mezzo alle occupazioni ed alle discariche abusive oltre che all'incuria e al crollo degli altri capannoni dell'ex deposito ATL), dalle occupazioni abusive delle strutture comunali o delle case popolari, dalle morosità che hanno portato alle indagini della Guardia di Finanza su Casalp. Nulla sul recupero urbano delle case popolari che crollano a pezzi, o che continuano ad avere disagi legati alle strutture di carta pesta che le reggono in piedi come all'isolato Il Giardino. Niente sulla sanità con gravi ritardi per la costruzioni di Ospedali di Comunità e Case della Salute (siamo l'unico capoluogo toscano ad averne solo mezza di 3 promesse), ma solamente cambi di rotta sull'ospedale da costruire prima di rincorsa dalla parte di Via Gramsci, e successivamente nel mezzo del parco pubblico Pertini con fanta-progetti di cui concretamente agli atti non risulta niente, se non 4 o 5 rendering presentati a Livorno dal Presidente della Regione Giani, senza che lo stesso Sindaco sapesse che lo stesso stava arrivando in città. Nulla per il piano del traffico, completamente congestionato dalle strampalate piste ciclabili a firma 5 Stelle sugli scali Novi Lena o Cepparello in Via Galilei; niente per i parcheggi per riportare ad esempio nel centro città il vero centro commerciale di Livorno. Nulla per riprogrammare il trasporto pubblico deficiente in itinerari urbani od orari delle corse, niente per garantire bus o taxi adeguati per i disabili. Nulla di significativo per intercettare il turismo che arriva in città solo per riflesso (crociere, traghetti o chi prenotava alberghi per di fatto visitare Pisa, Firenze o Siena), niente per incanalare il turismo culturale, sportivo o religioso, se non qualche dispendiosa ribotta di pochi giorni in alcuni quartieri della città. Nulla per il decoro e la pulizia delle strade se non consegnare delle casacche con i nomi dei quartieri agli spazzini che già operavano in città, così come niente per ripensare il fallimentare porta a porta che, oltre a creare disagi per i residenti, ha intensificato la presenza di ratti e gabbiani. Niente  per abbassare le tasse che sono già le più alte d'Italia, come la TARI, che addirittura rischia di aumentare grazie alle politiche errate sullo smaltimento legate alla mancata programmazione del mantenimento del termovalorizzatore o alla prossima consegna delle tessere per aprire i futuri cassonetti (si, ma quando?) anche a chi non paga la tariffa. Niente per arginare la così detta "mala movida" se non quella di sbandierare fantomatici protocolli, disattesi in primis dal Comune stesso... 

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