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Calcio | Livorno - Inter 1-1, Andrea Bagnoli ricorda il gol a Zenga: "Giocammo davanti a 22mila spettatori, incredibile"

Il procuratore poi analizza il momento attuale degli amaranto: "Difficile dire cosa c'è che non va. Però qui serve gente pronta a dare tutto per la maglia"

In un'intervista pochi giorni fa Walter Zenga ha raccontato della memorabile amichevole tra Livorno e Inter nell'estate del 1993 finita 1-1. Un risultato che possiamo definire "storico" per gli amaranto che passarono in vantaggio con Bagnoli il quale sfruttò un clamoroso errore del portiere nerazzurro. E proprio la punta, oggi procuratore, raggiunto telefonicamente, racconta cosa ha provato quel giorno e i ricordi di quel match. 

Bagnoli, quella amichevole per la città fu un qualcosa di incredibile.
"Quella rete ha rappresentato innanzitutto una conciliazione con una squadra che si apprestava a fare un campionato di C e per quell'occasione 22mila spettatori allo stadio. Fu l'inizio di un campionato che purtroppo non abbiamo vinto e sappiamo benissimo cosa è successo nelle stagioni successive". 

Passando al presente invece, sta vedendo il Livorno? Ci sono profili che consiglierebbe per il mercato di riparazione? 
"Posso dire che qualcosa deve cambiare. Siamo all'inizio però dopo dieci partite i valori devono venire fuori perché se gli amaranto sono già staccati sette punti dalla vetta vuol dire che c'è qualcosa che non va. Livorno è una piazza importante un po' come Catania: chi indossa questa maglia deve capire la storia che c'è dietro e quanti gloriosi giocatori in passato l'hanno indossata".

L'attaccamento alla maglia è un qualcosa che i tifosi hanno sempre chiesto. 
"La mia facilità nell'essere ancora nei ricordi dei livornesi è stata che io ho dato sempre tutto per la maglia del Livorno, al di là che io una domenica potessi far un gol oppure sbagliarlo. Però era riconosciuto in me quell'attaccamento. I tifosi ancora oggi mi scrivono che 'a Livorno ci vorrebbe gente con la tua voglia, la tua fame'. Qui non conta il nome, ma il sudore, la fame, la voglia. E per levarsi da queste categorie penso che più che altro serva questo". 

Uno dei giocatori da lei assistiti e che ha lasciato un ricordo bellissimi in città è Emerson. 
"Lui è innamorato di Livorno perché è stata una parentesi bellissima visto che con l'amaranto ha toccato la massima serie. Quando gli parli della città gli si illuminano gli occhi. Ora è ritornato nella sua prima squadra, la Nuorese, dove spera di fargli vincere il campionato di Promozione".

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