Clamoroso Livorno: Bassini gioca da squalificato, amaranto fuori dalla Coppa. Le scuse del presidente Esciua: "Risarciremo i tifosi"

Dopo la figuraccia, le scuse. Inevitabili, considerato l'errore davvero ingiustificabile che non consentirà al Livorno di accedere ai quarti di finale di coppa Italia di serie D nonostante la vittoria per 2-0 in casa del Follonica Gavorrano. Perché inspiegabilmente nessuno si è reso conto che Gianmarco Bassini non avrebbe potuto giocare - come invece fatto - in virtù della squalifica per una giornata inflitta dal giudice sportivo in seguito all'ammonizione ricevuta nei sedicesimi di finale contro il Poggibonsi di mercoledì scorso 22 novembre. E dunque, a passare il turno con un 3-0 'a tavolino', saranno i maremmani di Masi. Una clamorosa svista alla quale, nella tarda serata di ieri, sono seguite le scuse della società amaranto e del presidente Esciua attraverso un comunicato stampa.

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"L'Unione Sportiva Livorno 1915 - si legge nella nota - si scusa con la tifoseria amaranto per l'errore tecnico commesso dallo staff societario in occasione di Follonica Gavorrano-Us Livorno 0-2 di mercoledì 29 novembre, partita valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie D. Un errore intollerabile e ingiustificabile che purtroppo non consentirà alla squadra di proseguire il proprio cammino nella competizione". "L'Unione Sportiva Livorno 1915 - si legge ancora -, nella persona del presidente Joel Esciua, comunica inoltre che risarcirà tutti i tifosi presenti a Gavorrano, che ancora una volta hanno dimostrato amore, passione e attaccamento ai colori amaranto. Le modalità per ottenere il risarcimento verranno comunicate nei prossimi giorni". 

Se i tifosi, intanto, almeno sui social mostrano un certo apprezzamento per il risarcimento annunciato dalla società, alla stessa difficilmente si perdona la "figuraccia". Non tanto per l'eliminazione dalla coppa in sé, che chiunque avrebbe barattato in qualsiasi momento per il successo finale in campionato, quanto perché figlia di una svista poco professionale che lascia increduli. Anche perché, dirigenza a parte che si è presa le responsabilità dell'errore, il dubbio di essere squalificato o meno non è venuto neppure allo stesso Bassini o allo staff tecnico.