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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Serie D | Crisi Livorno, Esciua: "Squadra spenta, esonero inevitabile. Il futuro? Resto, la società non è in vendita"

Il presidente amaranto è intervenuto in diretta tv dopo la decisione di sollevare dall'incarico il tecnico, sostituto da Niccolò Pascali: "Scelta già meditata dopo il pari con il Cenaia. Stiamo già lavorando per la prossima stagione"

L'imbarazzante pareggio con il Montevarchi, che ha fatto seguito a quello, altrettanto imbarazzante, con il Cenaia, ha probabilmente messo la parola fine ad ogni speranza promozione del Livorno. E a farne le spese è stato il tecnico Fabio Fossati, sollevato dall'incarico per lasciar spazio a Niccolò Pascali, promosso dalla formazione Juniores. Questi, ma non solo, i temi affrontati dal presidente Joel Esciua nel corso della trasmissione LivornoOlé condotta da Martina Parigi andata in onda su TeleGranducato nella serata di lunedì 8 aprile, durante la quale il patron ha volto lo sguardo anche al futuro.

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Esciua: "Squadra spenta, esonero di Fossati meditato già dopo il Cenaia"

"La decisione di esonerare Fossati - ha esordito Esciua - non è maturata soltanto dopo il pareggio con il Montevarchi, ma è la conseguenza di tante situazioni che ci hanno deluso. Voglio ringraziare il tecnico per la professionalità e per il lavoro svolto, che ci ha permesso di tornare a sperare tornando a -1 dalla Pianese, ma abbiamo avuto dei momenti di grande delusione: dopo la gara con i bianconeri, la più bella degli ultimi quattro anni, qualcosa si è spento. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, con partite non all'altezza di quelle precedenti. Il secondo tempo con il Cenaia ed il primo di ieri sono stati impresentabili. La partita con i neroverdi è stata difficile da accettare, anche perché siamo stati incapaci di fare un tiro in porta nei venti minuti finali in superiorità numerica. Questo è stato un segnale d'allerta enorme ed abbiamo quindi pensato di cambiare guida tecnica già allora, poi abbiamo scelto di dare continuità. Tuttavia, però, con il Montevarchi abbiamo fatto nuovamente male e nel primo tempo siamo stati fortunati ad andare sotto di soltanto una rete. Il confronto finale negli spogliatoi? Non ha influito sulla scelta ed è stato voluto dai giocatori stessi: questi ragazzi, in alcuni momenti, hanno bisogno di esprimere certe sensazioni e certi concetti. Abbiamo potuto capire meglio alcuni aspetti che ci permetteranno di migliorare".

"Oggi - ha aggiunto il presidente - il nostro allenatore è Niccolò Pascali. Tanti allenatori hanno iniziato facendo da "traghettatori". Stiamo parlando di un ragazzo in gamba con idee interessanti e capace di creare un entusiasmo intorno a lui importante. Ha delle partite in cui poter dimostrare qualcosa e per il futuro valuteremo. Doga? Per noi è stata una benedizione trovarlo sulla nostra strada. Favarin? Tornassi indietro lo avrei esonerato dopo la gara con l'Orvietana. Poi abbiamo vinto, c'è stato forse un po' di clima natalizio ed abbiamo creduto nell'impegno del ds e del tecnico di fare del loro meglio. Pinzani e Favarin, ad un certo punto, non sono però più riusciti a lavorare al meglio insieme"

"Questa non è una squadra che doveva ammazzare il campionato - ha proseguito Esciua parlando dei valori della rosa -, ma noi pensiamo di aver raccolto meno di quanto avremmo potuto. Certi ragazzi hanno avuto troppa ansia, da perderci il sonno, mentre altri sono sembrati a volte disconnessi, dando l'impressione di non essere sicuri per poter rendere al meglio. Siamo a quattro giornate alla fine ed abbiamo comunque già fatto più punti della passata stagione, quando la squadra era già fuori dai giochi ad una dozzina di giornate dal termine del campionato. Abbiamo sbagliato tante cose, ma tanti aspetti non sarebbero venuti fuori se i risultati dopo la partita con la Pianese fossero stati diversi".

"I ban sui social? Minacce e offese non possono essere accettate, stiamo pensando a un codice etico"

Esciua si è poi soffermato sul tema dei ban sui social e sulla sanzione di giocare due gare a porte chiuse in seguito ai fatti di Gavorrano "Chi si esprime in maniera civile non viene bannato - ha affermato -. Le minacce e le offese pesanti, anche a carattere razzista, non possono invece essere accettate. Per il futuro vogliamo creare delle regole per l'accesso alla nostre pagine, anche per evitare qualsiasi tipo di problema di tipo legale. I nostri canali devono essere un esempio. Ad essere bannate sono poche decine su migliaia di persone. Sarei felice di ripartire da zero, ma deve esserci un codice etico da rispettare. Le porte chiuse? A Gavorrano non è stata impedita la vendita di alcolici allo stadio e non è stata verificata la presenza di bottiglie di vetro, noi siamo stati penalizzati per pochissime persone che si sono rese protagoniste di gesti assolutamente da condannare e sui quali abbiamo tolleranza zero".

"Per quanto riguarda i biglietti - ha aggiunto il presidente sulla questione tariffe - abbiamo pensato a proporre un formato famiglia, ma con il concetto di famiglia allargata era impossibile. Abbiamo fatto, però, prezzi agevolati per ragazzi, anziani e donne. L'anno prossimo vorremmo avere una tifoseria unita. Bisogna ripartire con delle basi giuste, evitando questo clima non completamente positivo che non aiuta nessuno. Nella prossima stagione lo stadio non sarà pieno, ma non sarà neanche vuoto: le presenze dipenderanno da ciò che faremo e dall'entusiasmo che saremo in grado di creare".

"Lucarelli e Protti? Con Cristiano buoni rapporti, Igor non ha accettato la posizione di ds"

Esciua ha poi così parlato di Cristiano Lucarelli e Igor Protti: "Con Lucarelli abbiamo avuto degli incontri in estate, non legati però a collaborazioni professionali - ha dichiarato -. Allo stadio abbiamo avuto diversi rappresentanti della sua famiglia. Con lui, che ha avuto un anno ricco di impegni in panchina, non abbiamo cattivi rapporti. Con Igor ci siamo confrontati in maniera costruttiva per diverso tempo. Gli abbiamo offerto la posizione di ds, ma lui preferiva un ruolo più a 360 gradi. Per noi poteva essere come Maldini per il Milan e avrebbe potuto portarci quegli attaccanti che ci sono mancati. Massimo rispetto, però, per la sua scelta: ha sempre avuto un atteggiamento estremamente corretto".

Infine uno sguardo sul futuro: "La cessione non è assolutamente in programma - ha spiegato Esciua -. Lo scorso anno abbiamo preso la società il primo luglio, questa volta avremo più tempo. Stiamo iniziando a lavorare sulla prossima stagione cercando di imparare dai nostri errori: abbiamo messo soldi importanti facendo scelte sbagliate, come ad esempio quella del ds. Sono errori miei. Noi andiamo avanti con il nostro programma, vogliamo fare una squadra vincente per l'anno prossimo".

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