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Fa i propri bisogni in Largo Duomo, Amadio (FdI): "Da Salvetti reazione scomposta e inappropriata"

L'esponente di Fratelli d'Italia: "Se la città fosse più sotto il controllo delle forze dell'ordine, questa situazione sarebbe già stato risolta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte di Marcella Amadio (FdI) riguardante il caso dell'uomo che ha fatto i propri bisogni sotti i portici in Largo Duomo

È bastato un mio post su Facebook che riportava la foto di un uomo intento ad espletare i propri bisogni in Largo Duomo, per scatenare l'ennesima reazione nervosa del sindaco Salvetti. Chiariamo, prima di tutto, che io non ho mandato nessun comunicato stampa, ma, anzi, sono stata contattata dal giornalista che, ovviamente, ringrazio. Le reazioni scomposte ed inappropriate di Salvetti dimostrano che ha il nervo scoperto sulla questione sicurezza, ordine pubblico, decoro urbano. Addirittura, Salvetti mi accusa di aver strumentalizzato la vicenda 'in maniera ignobile' Purtroppo, non è la prima volta che si lascia andare a simili esternazioni, assolutamente non degne della carica che ricopre. Già nella seduta del Consiglio Comunale del 9 febbraio, a proposito del Far West di via Roma, ebbe a dire che, in maniera ignobile, avevo chiesto le dimissioni del questore. Insomma, per lui, le opposizioni dovrebbero auto imbavagliarsi, non dovrebbero denunciare la situazione critica in cui versa la nostra città.

Il sindaco non tollera l'espressione "città fuori controllo", non si può parlare del tema sicurezza, perché, altrimenti, si sente messo sotto accusa. Addirittura, ci accusa di 'prendere ordini di scuderia' e ci invita a fare i conti con la nostra coscienza. Ma i conti con la propria coscienza dovrebbe farli lui, visto che gli episodi di furti ed accoltellamenti sono all'ordine del giorno. Per quanto riguarda, invece, il confondere il centro cittadino con una latrina pubblica, fatti simili si sono verificati già altre volte.  Salvetti ci accusa anche di ipocrisia, ma tale accusa la rimando al mittente, visto che ha rigirato le carte in tavola, mettendosi l'aureola di una novella Santa Maria Goretti, dichiarando che l'uomo che defecava in Largo Duomo avrà sicuramente delle fragilità e che i servizi sociali lo stanno cercando per aiutarlo, mentre noi siamo brutti e cattivi. La questione, però, è su un altro piano. Se la città fosse più attenzionata dalle forze dell'ordine e dalla polizia municipale, certe situazioni di disagio sarebbero individuate e risolte con l'intervento tempestivo dei servizi sociali, senza trasformare piazze e strade in latrine a cielo aperto. 

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