Multe al funerale di Gigi "Coda" allo stadio, retromarcia della questura: "Dialogo franco con i tifosi, fatti da riconsiderare"

Vince il buonsenso, con la questura pronta a stoppare le sanzioni annunciate nei confronti dei partecipanti al funerale del tifoso Gigi "Coda", tenutosi allo stadio.lunedì scorso 22 marzo, e la soddisfazione dei presenti al saluto omaggio all'amico ai quali si riconosce la buona fede per l'emotività del momento e l'impegno a osservare le norme anti Covid. Si torna indietro, quindi: le multe, che da subito avevano suscitato dure critiche, non saranno recapitate.

Una situazione generata da errori di comunicazione, non solo da parte della tifoseria ma tra le istituzioni stesse, che è stata infine risolta nell'incontro di ieri 23 marzo in prefettura tra il padrone di casa D'Attilio, il questore Massucci, il sindaco Salvetti - tutti molto soddisfatti dell'esito del confronto - e Lenny Bottai e Igor Nencioni, amici di Gigi prima ancora che tifosi ed ex leader dell'ormai sciolto gruppo ultras Brigate Autonome Livornesi. Al termine dell'incontro, la nota della questura ("clima cordiale e dialogo franco"), il commento di Bottai ("nessuna vittoria, in questo momento ci interessa soltanto il fatto che nessuno riceverà sanzioni e denunce") e le parole del sindaco, soddisfatto per l'incontro "estremamente costruttivo".

Livorno, il saluto omaggio della curva Nord all'amico ultras Gigi "Coda" Guccini

Massucci: "La tifoseria si è impegnata a garantire le normi anti Covid"

"L'esigenza di favorire e mantenere vivo il dialogo  - fanno sapere dalla questura - ha caratterizzato lo spirito del confronto dal quale sono emersi nuovi elementi di valutazione relativi al funerale che consentiranno alla questura di rileggere i fatti alla luce delle informazioni fornite. In particolare, è stato posto in evidenza come, quello che nell'intendimento di tutti doveva essere un momento di vicinanza alla famiglia e commemorazione di una persona scomparsa, è divenuto, per una imprevista copiosissima partecipazione, una situazione avente carattere di criticità".

"In questo contesto - conclude la nota - sono stati forniti concreti elementi in ordine alle misure adottate da parte della tifoseria che si è impegnata nell'organizzazione tendente a garantire distanziamento sociale e uso delle mascherine".

Bottai: "Nessuna denuncia o sanzione, questo è l'importante"

"Dall'incontro avvenuto in prefettura - scrive Bottai su Facebook - siamo arrivati alla presa di coscienza che il funerale svoltosi allo stadio non era stato affatto una forzatura, ma semmai aveva degli errori di comunicazione tra le istituzioni e mancante di formalità da parte della tifoseria. Di fare gli eroi da tastiera del giorno dopo non ci interessa, quel che ci interessa è che in questo momento nessuno riceverà sanzioni e denunce (pensiamo alla famiglia di Gigi e a tanti disoccupati e precari cosa avrebbe significato)".

"Chi ci ha ascoltato - continua - ha confutato che le comunicazioni informali ci sono state, che le mascherine le avevano, e che quindi nessuno ha fatto "a modo suo", poiché il giro di campo, inizialmente pensato solo del carro, si è poi spontaneamente trasformato in altro essendoci le porte aperte in una situazione difficile da controllare. Si possono multare le persone prese dall'emotività di salutare un amico? Hanno capito che sarebbe stato sbagliato". "Nessuna medaglia - conclude Bottai - nessuna vittoria perché sarebbe davvero una magra consolazione considerando che abbiamo appena perso un fratello. Quindi, chiudiamo la questione".

Salvetti: "Ringrazio questore e prefetto, compresa l'emotività"

"Sono molto soddisfatto dell'esito dell'incontro, è stato un confronto estremamente costruttivo - ha commentato il sindaco Salvetti -. Alla fine è prevalsa la volontà di delimitare il quadro in cui si è svolto l'evento, ringrazio il questore e il prefetto per aver compreso l'emotività del momento e le intenzioni dei tifosi di fare tutto al meglio, elementi emersi dalla narrazione e decisivi per far sì che si rivalutassero i fatti".