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Cronaca Campiglia Marittima

Falso pomodoro 100% italiano, il gip convalida il sequestro alla Petti: "Conferme da perquisizioni"

L'azienda avrebbe utilizzato nelle salse concentrato proveniente da paesi extra Unione europea: "Vi è un ricco quadro probatorio"

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il sequestro effettuato negli stabilimenti Italian Food (Gruppo Petti) di Venturina e Campo alla Croce di Campiglia Marittima di 4.477 tonnellate di passata di pomodoro poiché, come confermato dai carabinieri per la Tutela Agroalimentare all'Adnkronos, "vi è un ricco quadro indiziario probatorio e vi sono robuste conferme, ottenute a seguito delle perquisizioni e dei sequestri operati". Durante l'operazione svolta lo scorso 26 aprile dai militari, è emerso che l'azienda avrebbe utilizzato concentrato di pomodoro di provenienza estera (extra-Ue) in prodotti che poi venivano etichettati come "pomodoro 100% italiano" e "pomodoro 100% toscano" pronti per la commercializzazione. Il valore commerciale di quanto confiscato era di almeno 3 milioni di euro. 

Il gruppo Petti, tramite un comunicato, si era difeso dalle accuse chiedendo il dissequestro della merce: "Dimostreremo la tracciabilità, quanto confiscato era per il confezionamento di prodotti a marchi terzi e all'esportazione fuori dall'Italia". La Regione, invece, aveva duramente attaccato quanto accaduto all'interno dei depositi Petti: "Le frodi alimentari - le parole dell'assessore Saccardi - sono nemiche di salute e buona economia. Adesso occorre tutelare produttori, consumatori e lavoratori". 

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