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Cronaca

Servizi educativi del Comune, Cgil: "Troppi disinvestimenti nel settore, serve un piano di rilancio"

Il sindacato analizza il momento del mondo della Scuola con un occhio di riguardo alla situazione livornese dopo le dimissioni della vicesindaco Mannucci: "Situazione delicata, le assunzioni fatte lo scorso anno hanno coperto solo il turnover"

"Serve un piano per il rilancio della scuola e dei servizi educativi, che preveda di reinternalizzare interamente il corpo insegnante e rilanci l'edilizia. Apprezziamo quanto fatto da Salvetti l'anno scorso con l'assunzione di 16 educatrici e insegnanti, ma questo ha coperto solo il turnover del 2019". Questo, in estrema sintesi, il messaggio che la Fp-Cgil ha voluto lanciare all'amministrazione comunale per quanto riguarda la scuola anche alla luce delle dimissioni della vicesindaco Monica Mannucci che, tra le deleghe, aveva proprio questo settore. Che, in questi giorni, sta vivendo momenti di agitazione come dimostrano lo sciopero generale indetto dai sindacati per oggi, 8 giugno, e, restando su Livorno, il flash mob sui social organizzato dai sindacati del personale scolastico della provincia e la manifestazione indetta dai Cobas in programma per domani pomeriggio.  

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Scuola, la Cgil: "Servizi educativi, disinvestimento inarrestabile"

Il sindacato inizia la sua disamina parlando dei servizi educativi: "Dobbiamo constatare - si legge nella nota inviata - che ormai da anni i bilanci dei Comuni, sottoposti a durissimi tagli, non sono messi in grado di coprire con serenità questi servizi. Anche a livello locale questa situazione ha determinato un disinvestimento inarrestabile nel settore che, da anni non è presieduto da un dirigente pedagogico. Delle tre storiche coordinatrici che hanno svolto lo stesso ruolo fondamentale della compianta Serenella Frangilli, due sono in pensione e l'ultima terminerà il suo percorso lavorativo a fine agosto. Senza contare che da pochi giorni chi era a capo dei i servizi ha ottenuto il trasferimento e il suo posto è stato affidato, ad interim, a uno dei dirigenti dei servizi comunali".

"In questi ultimi 20 anni - continua la Cgil - si è preferito affidare il settore a dirigenti amministrativi in quanto alcuni importanti servizi - come la custodia, la mensa e le pulizie - sono stati appaltati a ditte esterne. Ad oggi abbiamo dunque un settore privo di una dirigenza che abbia competenza sia pedagogica che amministrativa, un coordinamento pedagogico ridotto al minimo e un assessorato dimissionario".

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"Serve un piano per il rilancio occupazionale e dell'edilizia scolastica"

La Cgil analizza i problemi del mondo della scuola anche dal punto di vista occupazione: "I 140 posti di organico sono coperti solo in parte dal personale di ruolo mentre l'incidenza della 'somministrazione lavoro' costituisce una percentuale ancora rilevantissima delle ore necessarie per portare avanti i servizi. L'amministrazione Salvetti, appena insediata, volle dare un segnale estremamente significativo: l'assunzione di 16 educatrici e insegnanti. Purtroppo quel segnale, che abbiamo estremamente apprezzato, ha solo coperto il turnover del 2019: al momento attuale le insegnanti e educatrici sono lo stesso numero di prima della nuova amministrazione. Secondo il sindacato quello che serve è un progetto a lungo tempo: "Proponiamo dunque un piano che punti a reinternalizzare interamente il corpo insegnante, un programma pluriennale di investimenti per l'edilizia scolastica e un'attenta analisi dei costi necessari per i servizi esternalizzati". 

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