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Elezioni comunali 2019

Ballottaggio, l'indicazione di voto della Vitulano: "Appoggeremo Salvetti, ecco i punti dai quali ripartire"

La candidata di Livorno in Comune esprime la sua preferenza per il leader della coalizione di centrosinistra in vista del 9 giugno

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Carina Vitulano in vista del ballottaggio del 9 giugno tra Salvetti e Romiti.

Nell'affermazione di Salvetti "la nostra città ha bisogno di intraprendere un nuovo corso, uscendo da logiche e dinamiche che hanno caratterizzato il passato”, abbiamo colto una dichiarazione che segna prima ancora di qualunque atto di amministrazione l'enunciazione di un principio rappresentato nel concetto di “novità”. Questo concetto viene espresso insieme a quello di responsabilità ed entrambi si rafforzano a vicenda, spingendoci con grande convinzione a esprimere il nostro appoggio alla candidatura di Luca Salvetti per il ballottaggio di domenica prossima.

Inoltre abbiamo ritenuto di presentare questi cinque punti che riteniamo fondamentali per il nuovo sindaco a prescindere da chiunque sarà:

- La riorganizzazione della macchina amministrativa, al fine di creare una corretta ed efficiente catena di trasmissione tra la componente politica e quella esecutiva, in modo da tradurre atti decisivi per la città in azioni di buona amministrazione. 

- L'istituzione di Consigli di quartiere, regolati dal criterio di appartenenza dei cittadini al territorio specifico, con particolare riguardo alle zone meno centrali e oggi afflitte da problematiche enormi, per creare una linea di ascolto mediata tra l'individuo e l'amministrazione, ma scevra da logiche clientelari o diverse dal bene comune e dal diritto di tutti i livornesi a vivere in una città senza cittadini di serie A, B o C.

- La soluzione delle questioni da tempo aperte e bloccate dalla contrapposizione di logiche che hanno finito per determinare la paralisi di gangli vitali della città. Il Porto, inteso come il completamento del Progetto Porta a Mare, col Porto Turistico, con la riattivazione del sistema dei Bacini di Carenaggio, con la definizione dell'asse Darsena Europa-Interporto. L'Ospedale ma non solo: la definizione di una efficiente e funzionale rete di servizi sul territorio, per il pronto soccorso, per gli anziani, per i disabili, per le categorie più bisognose, ma in generale per tutti i cittadini, perché l'Ospedale faccia parte di un sistema sanitario molto più ampio e capillare.

- La costituzione di un Assessorato ai finanziamenti Europei che sia strutturato come una vera e propria agenzia non solo per il reperimento, ma soprattutto per lo studio e lo sviluppo dei progetti provenienti non solo dall'interno dell'amministrazione, a servizio di infrastrutture e grandi opere, ma anche dalle aziende, piccole, medie e grandi, sul territorio. 

- La ricostituzione in termini reali e di operatività del Tavolo per l'Immigrazione, con la partecipazione attiva, oltre che della Prefettura, delle Associazioni che operano nel settore e che rappresentano un patrimonio di risorse e di conoscenze reali senza le quali l'Amministrazione, chiudendosi in se stessa, non può dare una risposta alle problematiche di gestione della legalità e della sicurezza che possono essere risolte solo con criteri inclusivi e di solidarietà, indice di un elevato gradiente di civiltà per un Paese che fonda le proprie radici nei principi della Costituzione.

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